mercoledì 23 marzo 2011

Il più pulito c'ha la rogna

Gheddafi ha rimarcato che gli occidentali, non imparano mai le lezioni del passato, affermando: «L’attacco alla Libia è una nuova crociata contro l’Islam, ma sarete sconfitti, come già siete stati sconfitti in Iraq e in Somalia, come vi ha sconfitto Bin Laden» e come «siete stati sconfitti nel Vietnam». Egli si dimostra in tale occasione come il ladro che impugna la lama per scoraggiare ogni tentativo di reazione ma un tale invito a "pensarci bene prima di reagire" rende insicura ed incerta proprio l'onestà d'autodifesa di simili attacchi ed impoverisce quanti hanno in questi mesi lottato a mani nude e cuore aperto per una democratizzazione dell'Africa settentrionale.
Alla luce delle ultime notizie raccolte però tutto potrebbe risolversi su due alternative: stare dalla parte del popolo oppresso oppure dalla parte del pacifismo ad oltranza?? Mi rendo conto che sono due posizioni frustranti in quanto non si tratta di posizioni antitetiche. Razionalmente vorremmo tutti stare dalla parte del pacifismo ma istintivamente vorremmo stare dalla parte dei popoli oppressi. Sposare entrambe queste scelte però è possibile? Il mio timore è proprio che adesso pacifismo e interventismo non siano nemmeno più contrari ma purtroppo facce della stessa condizione di fallimento della politica estera degli ultimi decenni e dell'informazione.
Io mi auguro di tutto cuore che questo marasma trovi la soluzione che merita ma purtroppo per noi non è una soluzione semplice ed in ogni caso non può esservi una soluzione corretta in senso assoluto. Perchè se volessimo essegere garantisti fino alla fine, allora dovremmo fare i conti anche col fatto che Gheddafi, sebbene dittatore, è prima di tutto uomo e come tale titolare di diritti inviolabili, quegli stessi diritti di cui priva il suo popolo. In quanto "civilizzatori" in questi giorni, i continui attacchi aerei su quella zona di mondo, stanno dimostrando che tale dimensione di "civiltà" si è ormai persa da anni. Alcuni interessi sembrano più importanti di altri, purtroppo.
Ci sono sempre quelli che hanno le loro certezze: Pace o Guerra senza se e senza ma.
Però la seconda guerra di Libia si porta dietro qualche novità. In Italia, a Sinistra molti sono a favore dell’intervento contro Gheddafi, giustificandolo sulla base della sanguinaria repressione di una rivolta che era nata come pacifica.
Viceversa, molti degli interventisti di Destra, che ai tempi di Saddam irridevano alle “anime belle”, adesso sono diventati a loro volta pacifisti. Si scorge insomma molta confusione sotto il cielo. Forse però questo sparigliamento delle opinioni pubbliche non è poi un così cattivo segnale. Potrebbe essere il sintomo di una de-targettizzazione delle coscienze.
E dio solo sa quanto ci sarebbe bisogno di far circolare aria nuova nei cervelli.

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