martedì 22 marzo 2011
L'altoparlante esaurito
Nei miei ultimi viaggi mi è capitato di notare una strana ricorrenza forse non così tanto casuale. In apparenza potrebbe sembrare una questione di poco conto ma sono sicura che se ci riflettete un attimo da voi, riuscite a capire perchè la prima volta tutt'ad un tratto mi pervase il dubbio. La voce dell'aeroporto diceva: «Il signor Pincopallo è pregato presentarsi all'uscita cinque». Passa qualche minuto e: «…Pincopallo è pregato presentarsi…». E ancora: «…pregato presentarsi». Pregato. Presentarsi. Non "pregato di presentarsi". Ma pregato presentarsi. Senza il di. E questo perché? Forse che il "di" viene considerato un inutile orpello? Forse che passare direttamente da "pregato" a "presentarsi" sembra più ultimativo? O forse è un tic linguistico? Forse fra dieci anni tutti quanti diremo: «Sei pregato presentarti accompagnato dai genitori». Forse la particella di fra dieci anni sarà l'equivalente degli odierni "perdindirindina" e "corbezzoli". Forse per non farsi ridere dietro bisognerà dire: «cerca essere prudente» e «giuro esserti fedele». O forse è solo una annunciatrice sciatterella. Ma poi sali sull'aereo, parti, arrivi, sbarchi e l'altoparlante dell'aeroporto di destinazione ripete nuovamente: «Il signor Pincopallo è pregato presentarsi al banco informazioni». Ora, a parte che il signor Pincopallo potrebbe anche cercare di rendersi un tantino più reperibile, ovunque egli sia, la coincidenza mi rende comunque cogitabonda. Perché tutte le voci di tutti gli aeroporti dicono "pregato presentarsi"? Anzi: perché, fateci caso, la voce è la stessa in tutti gli aeroporti? Lo stesso timbro, identico, che gestisce i ritardi, gli smarrimenti e le comunicazioni di servizio di tutti gli scali del paese. Bisogna dedurne che si tratti di una singola annunciatrice superstressata e onnisciente o meglio superstressata in quanto onnisciente. Una annunciatrice capace di concepire e smistare tutte le piccole emergenze degli aeroporti d'Italia, forse del mondo e dunque dell'universo. Allora questa signorina è Dio.
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