sabato 24 marzo 2012

Le apparenze ingannano???

Sono appena trascorse le primarie per il candidato del centrosinistra e Palermo, ormai prossima alle elezioni per il nuovo sindaco, ha visto inserisci nel paesaggio inquinato della cartollonistica pubblicitaria, nuovi faccioni. Spesso così invitanti a regalare ceffoni che gli studi di Lombroso impallidirebbero al confronto.
Tra i vari candidati infatti, riuscire a scovare un qualunque anelito di bellezza è impresa assai ardua. Tra gli aspiranti al seggio in consiglio comunale, ce ne sono di davvero minacciosi.
Eppure, mi è giunta proprio stamattina la notizia che un volto interessante è apparso all'improvviso.

La sorpresa giunge ancor più inattesa. Perchè? Si chiama Gioia. Gioia Gange.
Già il nome sembrerebbe un segno preparato dall'universo per la pace dei Palermitani.
Potrebbe mai tradire la fiducia in lei riposta una donna che ha per nome uno dei sentimenti di maggiore contentezza che l'uomo conosce nella sua breve e affannata vita e per cognome un fiume divino, sacro rifugio dei poveri e disadattati d'India? Nessuno, verrebbe da rispondere. Considerato poi che si tratta di una donna bionda con gli occhi azzurri e le gote rosse. Dall'aria candida. Lo so sembra una canzone di Battisti, invece è semplicemente un grosso grasso ossimoro.
Il suo aspetto innocente infatti risalta ancora di più se la si osserva accanto alle facce dei truci che popolano il partito con il quale si presenta. Centrodestra, sì. Ma...tenetevi forti: è il partito del mitico. Già, proprio lui. Proprio quello che più di chiunque altro a Palermo aveva sponsorizzato Cammarata e la sua "prode" giunta: MICCICHE'.

Forse che allora dietro questa "dolce" principessa invitata al ballo elettorale si nasconda la strega cattiva?

sabato 10 marzo 2012

Abbiamo tutti un destino genetico (...l'uomo vittima!)

Una appassionata lettrice del nostro blog, riflettendo sulla propria esperienza personale e memore della fenomenologia che avevamo messo in piedi qualche mese fa, ha deciso di regalarci un suo piccolo contributo, descrivendo una delle tante categorie umane in cui gli uomini rimangono spesso intrappolati e che tanto fanno soffrire noi piccole donne alle prese con la ricerca del grande amore, oramai vana chimera.


L' UOMO VITTIMA. Tra tutti è il più furbo e il più subdolo. In men che non si dica, senza darvi il tempo di capire razionalmente la sua tattica vi rigira la frittata e passa da stronzo a santo incompreso trasformandovi in pochi minuti da vittima a carnefice; care donne attente perchè questa categoria è tra le peggiori in quanto può farvi improvvisamente sentire in colpa, esagerate, pesanti e insensibili e se non lo saprete riconoscere in fretta potrebbe usare la vostra accusa come pretesto per fuggire a gambe levate e da soggetti con palese ragione vi ritroverete a sentirvi sbagliati e a rincorrere il soggeto in questione pur di fa pace con lui. Non esiste una plausibile soluzione. Anche facendogli notare come la frittata da lui rigirata non sia cotta a puntino, il risultato sarà rarissimamente che questi possa sentirsi in colpa. Insomma, comunque la fate, siete voi a sbagliare e l'unica è sperare che da vittima si trasformi almeno in stronzo, perchè in questo caso, almeno smetterà di ignorarvi.

Pubblicando quanto ricevuto, colgo l'occasione per invitare chiunque abbia voglia di dilettarsi in una di queste disquisizioni o anche solo di partecipare con un suo personale contributo su uno qualunque degli argomenti che gli stanno a cuore.
Io e il mio adorato bardotto saremo più che lieti di concedervi lo spazio meritato!

Vergognarsi, talvolta, è inevitabile!

C'è un lontano spezzone del 2008 del programma AnnoZero, che se guardato nel contesto delle faccende politiche cheh stanno andando avanti a Palermo nel Centrosinistra, viene davvero voglia di vergognarsi, non solo per loro.
Se avete voglia di guardarlo, state tranquilli che soffrirete. In caso contrario, posso accennarvi che si tratta di una difesa compiuta da Ferrandelli in favore di Orlando. Già, proprio loro.
E considerata l'attualità degli ultimi giorni, sembra quasi che provenga da una specie di universo parallelo, perchè si fa davvero fatica a credere ai propri occhi e le immagini sono come un pugno nello stomaco.
Adesso, tra i due protagonisti dello spezzone di cui sopra, pare essersi scatenata una vera e propria guerra che sembra voglia una conclusione altrettanto dolorosa: la morte di uno dei contendenti, quale non importa. Basta che qualcuno venga meno insomma.
Quello che rende il tutto ancora più triste però è che il ring su cui si combatte, poggia sulle macerie dello schieramento a cui i due appartengono: il Centrosinistra. Ne viene fuori uno spettacolo penoso.
E da parte mia, per quanto mi sforzi di fare i dovuti distinguo, ormai mi vergogno di tutti. Inevitabilmente!

lunedì 5 marzo 2012

La Disney e la visione alterata delle relazioni

Vi siete mai chiesti come mai noi donne abbiamo una idea così eccessivamente romantica ed utopica delle relazioni amorose? Tutta colpa dei cartoni animati, delle principesse con i vestitini di tulle e le lunghe chiome che aspettano trepidanti e speranzose un principe azzurro che, presto o tardi, si presenta sul suo magnifico cavallo bianco, con il suo bel mantello e uno sguardo innamoratissimo. 
E noi, per anni aspettiamo il favoloso “bacio del risveglio”, quello che salva la Bella Addormentata dalla crudele strega, sebbene quel “bacio” spesso tarda ad arrivare o nelle peggiori ipotesi non arriva mai. Riceviamo, certo, un sacco di baci fisici, concreti, da uomini che crediamo essere dei veri e propri principi, ma che poi scopriamo essere solo dei ranocchi e che non ci siamo svegliate affatto, anzi, magari siamo più tristi e vuote di prima. E che l’effetto di quel bacio è poca roba in confronto a quello dato dal principe di Biancaneve. Aspettiamo a lungo che il nostro principe si presenti alla nostra porta con un bel mazzo di rose rosse e invece ce lo troviamo davanti puzzolente e infangato perché reduce da una partita di calcio. Aspettiamo che ci faccia delle sorprese magnifiche, che arrivi, un giorno, e ci porti a fare una bellissima gita, un bellissimo viaggio inaspettato ai confini del mondo, mentre è già tanto se ci accompagna al supermercato senza sbuffare davanti alla coda alla cassa. 
Cerchiamo di capire però alla base, quali sono i prototipi proposti.
Innanzitutto bisogna dire che i cartoni animati con cui sono cresciuta io, erano popolati principalmente da due tipi di donne, la fanciulla buona e bella e la strega cattiva, e questi hanno contribuito in modo particolare a cementare certi clichè oramai duri da abbattere, per quanto apparentemente innocui. 
Prendiamo l’esempio di Ariel, una sirenetta bella per quanto anche un po' svampitella, e, concedetemelo anche un po' cretina, perché ci mette un attimo a farsi ingannare. Ariel è romantica e sognatrice, attende l’amore del bel principe che ovviamente, dopo mille peripezie, riuscirà ad ottenere, spuntandoci pure un matrimonio. L’altra donna è Ursula. Brutta, vecchia, grassa e pure cattiva. Il personaggio antagonista, odiata da tutti, una stronza vera, tanto furba e sicura di sè da farsi fregare all’ultimo momento (perché, è chiaro, non può esistere un cartone senza il lieto fine).
Io, da piccola, volevo essere Ariel. La invidiavo, cantavo le sue canzoni, e, ovviamente, sognavo quel figaccione di Eric (anche lui un po’ scemo, diciamoci la verità). Crescendo, però mi allontanavo da Ariel e pensavo: “Ma cacchio, poveretta, questa Ursula, cacciata dal regno (e il gossip acquatico diceva che Ursula era stata cacciata perché aveva avuto una “liason dangereuse” con Tritone, il quale poi l’aveva mollata per un’altra), odiata da tutti, rimasta sola con due murene mica troppo furbe. Ma che doveva fare, poveretta? Ringraziare?”  
In fondo Ursula non era altro che il risultato delle favole che aveva ascoltato a sua volta e delle troppe batoste e fregature ricevute perchè si sa: quando una bella fanciulla subisce troppi colpi bassi alla fine diventa una strega. Tutte le bambine cresciute, purtroppo, lo capiscono prima o poi e lo sperimentano nella vita reale.
Citiamo adesso invece qualche esempio di ideale maschiopresentato dalla Disney, giusto per far comprendere da dove nasce l'inganno. 
1) Il principe ERIC - Lui è un ragazzo ovviamente ricco (perché, ovviamente, son quasi tutti principi, quindi pieni di soldi) che un giorno mentre passeggia col cane trova una tizia nuda sulla spiaggia. È un vero galantuomo e difatti non ne approfitta nonostante ella sia come mamma l'ha fatta, anche perché lei, che non capisce bene cosa le sia successo si sente parecchio persa. Comunque, dopo quest’atto galante, Eric invita la cara ragazza a casa sua, la veste con abiti all'ultima moda e si accorge che lei non è straniera, semplicemente non può parlare. Questa è una qualità che, in genere, è molto apprezzata e ricercata dal maschio. Lui invece non ci sta, vuole farle recuperare la voce, ma proprio quando sta finalmente per baciarla la situazione si complica, entra in scena un'altra donna, molto bella, che lo seduce. Lui, in modo tipicamente maschile, si dimentica in pochi secondi della malaugurata Ariel e si accoppia con l’altra. Salvo alla fine, dopo aver rischiato la morte, accorgersi che era tutto un inganno. Eric salva la sua bella e se la sposa anche. Vivono quindi tutti felici e contenti con il Dio del mare per suocero e un granchio e un pesce palla come testimoni a nozze.                                                     
2) Il principe BESTIA - Personaggio controverso, la Bestia, è assolutamente più appetibile quando somiglia ad un bisonte-cinghiale-nonsisaqualeanimalesia piuttosto che dopo la trasformazione in umano. Eppure l'attesa fu snervante. Il pensiero costante era: “cacchio, questo è dolcissimo, intelligentissimo, romanticissimo, chissà quando si trasforma in principe, sarà pure bellissimo!”. Poi arriva noncurante la delusione, all’apparire di un uomo biondiccio, con un capello lungo e unto. È stata una delle peggiori delusioni della mia infanzia.
    3) Il principe di BIANCANEVE - Egli intanto non ha un nome. Nel racconto ci si limita a chiamarlo Principe Azzurro e già questo lo svaluta parecchio insieme al suo look che, poverino non lo aiuta per niente. Il suo modo di conquistare le donne e conquistare Biancaneve in particolare è il canto, in particolare il canto lirico. Poi basta, il poveretto, non fa più nulla per tutto il resto del film salvo alla fine trovarsi la pappa pronta quando risveglia Biancaneve, baciandola e quindi sposandosela. 
     Alla facciazza dei poveri nani, che lavorano tutto il giorno in miniera e che devono sorbirsi tutti i giorni i gorgheggi della donzella senza avere niente in cambio.

     Ora se ci ragioniamo un attimo, sapete quali sono i personaggi che hanno più appeal? Quali sono quelli che risultano realmente più “fichi” della Disney? Gli animali. Si, loro. Pensateci bene.
Ricordate quanto era bullo Robin Hood? Romantico e macho al tempo stesso. Era perfino operante nel sociale! Una VOLPE.
E Romeo, er mejo der colosseo dove lo mettiamo? Così sensuale, affascinante e spiritoso. Era persino un musicista jazz? Un GATTO.  
Biagio, personaggio di strada, indipendente, forte, il classico tipo “che si è fatto da solo”. Ecco, Biagio, era un CANE.
E ancora Bernie, grazioso, goffo, ma anche coraggiosissimo e protettivo? Un TOPO.
 
Io dico, allora, cara la mia Disney, possibile che non fossi capace di rendere anche i principi un po’ meglio, invece di farli ricchi, stupidi e ingannabili? Perché, insomma, c'era e continua ad esserci tuttora il rischio concreto che le piccole innocenti fanciulle alle prese con simili storie si illudano che anche una volpe possa essere l'uomo ideale, e quindi rimanerne ineluttabilmente deluse alla scoperta che di volpi che parlano e aiutano anche il prossimo ce ne sono ben poche, più o meno tante quanti sono gli uomini perfetti.

domenica 4 marzo 2012

Gli abbracci: heimlich emotive.

Chiunque può utilizzare un abbraccio di tanto in tanto. Gli abbracci sono come delle heimlichs emotive perchè una volta che ci si abbraccia, tutte le emozioni si riversano fuori e quel peso che si sentiva sulle spalle, in un attimo svanisce. Tu, amico lettore, cosa ne pensi? Pensi anche tu che gli abbracci siano una gran cosa o sei uno di quelli che abbraccia molto poco? Ti do un consiglio, metti in stand-by questo post, fai un bel respiro, apri le braccia e trova qualcuno da abbracciare e poi ritorna a leggere e sono sicura che sarai d'accordo con me, al tuo ritorno, sul fatto che ci fanno sentire meglio, che sono un modo di comunicare comfort e a differenza dei baci, che sono qualcosa di più intimo, possono essere condivisi con chiunque e ovunque. Non mi credi? Guarda questo video di circa 3 minuti e vedrai che non mi sbaglio, almeno non di molto. 
Un abbraccio può curare una brutta giornata e annullare il tuo cattivo umore, perchè quando metti le braccia attorno a qualcuno o quando ricevi un abbraccio, le tue paure e le ansie che hai dentro vengono mandate via, come se un piccolo batuffolo bagnato si poggiasse sul cuore e le struccasse via.
Già, gli abbracci sono salutari, anche scientificamente parlando. E' stato infatti dimostrato che:
  • la pressione sanguigna si abbassa
  • il battito cardiaco rallenta, riducendo alla lunga il rischio di malattie cardiache
  • nelle donne diminuisce il cortisolo che è un ormone nocivo, cd ormone dello stress
  • nelle coppie inoltre aumenta la ossitocina, un ormone che invece favorisce il cd "bonding" ovvero il legame. (eh, sì, perchè non dimentichiamo che l'amore in fondo è un inspiegabile processo chimico e l'abbraccio può essere un valido catalizzatore!)
Non siate quindi timidi e non lasciate i vostri amici e i vostri cari troppo a lungo senza un vostro abbraccio, risolleverete la vostra e la loro giornata e regalarete ad entrambi una salute migliore! ;)

sabato 3 marzo 2012

LA TEORIA DELLA STUPIDITA' UMANA: la sesta legge fondamentale.

Forse non tutti conoscono Carlo Maria Cipolla e la sua teoria della stupidità umana. Cipolla è stato uno storico italiano specializzato in storia dell'economia e sin da giovane si dvertì ad "approfondire" il tema della stupidità formulandone, attraverso un suo arguto libello intitolato The Basic Laws of Human Stupidity, la famosa teoria, stampato per la prima volta fuori commercio nel 1976 negli stati uniti poi pubblicato in italiano nel 1988 come Allegro ma non troppo, ma è nel 2011 che arriva la prima vera edizione.
Cipolla, nella sua teoria, vede gli stupidi come un gruppo di gran lunga più potente delle maggiori organizzazioni come le mafie o le lobby industriali, non organizzato e senza ordinamento, vertici o statuto, ma che tuttavia riesce ad operare con incredibile coordinazione ed efficacia.
Egli partendo da alcuni fatti oggettivamente riscontrati (come il fatto che gli stupidi danneggiano la società o che gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere o ancora che i ragionevoli sono vulnerabili rispetto agli stupidi in quanto generalmente vengono sorpresi dall'attacco contro il quale non riescono ad organizzare una difesa efficace perché l'attacco non ha alcuna struttura razionale), analizza alcuni fenomeni consequenziali ed elabora la sua teoria su CINQUE LEGGI FONDAMENTALI:


  1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
  3. Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.
  4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.
  5. La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. 
Ora, su ognuna di queste leggi sarebbe possibile portare avanti un discorso ben più lungo e approfondito di quello che mi sono proposta iniziale, per cui tirerò fuori solo qualche spunto per arrivare infine all'obiettivo iniziale. Come si vede dalla terza legge, Cipolla individua due fattori che sono da considerare fondamentali per l'indagine del comportamento umano, ovvero che l'individuo procura a se stesso sia danni che vantaggi e che altrettanto produce nei confronti degli altri. Combinando insieme questi due fattori come fossero rispettivamente le ascisse e le ordinate della curva sociale, si possono ottenere quattro gruppi di persone:
  • Intelligenti : fanno il proprio vantaggio e quello degli altri
  • Sprovveduti : danneggiano se stessi e avvantaggiano gli altri
  • Banditi : danneggiano gli altri per trarne vantaggio
  • Stupidi : danneggiano gli altri e se stessi

Ovviamente queste quattro situazioni non rimangono isolate tra loro, anzi proprio il fatto che si parli di una curva sociale, lascia pensare che ci sia una miriade di combinazioni possibili, a seconda del maggiore o minore grado di stupidità, intelligenza, banditismo e sprovvedutezza. Si avranno quindi banditi intelligenti e banditi stupidi, così come stupidi sprovveduti.

Ora, è chiaro che in un mondo ideale, popolato esclusivamente da banditi perfetti, il sistema rimarrebbe perfettamente equilibrato in quanto danni e vantaggi si eliminerebbero a vicenda; allo stesso modo in un mondo abitato solo da sfortunati perfetti. 

Il problema è che i modi ideali, proprio perchè tali, non esistono, e nella realtà delle cose, sebbene possa sembrare brutto ammetterlo vi sono banditi intelligenti che contribuiscono al miglioramento del bilancio sociale poichè nel complesso provocano più vantaggi che danni.

E' quando la stupidità entra in scena che si hanno i danni peggiori, e in numero di gran lunga maggiore. Tanto è vero che lo stesso corollario base della teoria, la quinta legge, è proprio che lo stupido è il più pericolo tra tutti gli individui. 

Leggendo il "manuale" di Cipolla si evince anche che ciò che manca agli stupidi è la consapevolezza di essere stupidi. 

Le persone intelligenti, così come i banditi e gli sprovveduti conoscono la loro natura o quanto meno hanno un forte sospetto in merito. Gli stupidi invece no e da qui la pericolosità latente e patente di questa categoria umana, perchè si è portati a sottovalutarli. 

 

Analizzando quanto accaduto in Afghanistan dove alcuni soldati americani, per ingannare il tempo bruciano il corano, si può certo dire che ancora una volta gli stupidi generano situazioni di tensione. Perchè? Perchè hanno provocato la reazione furibonda dei Taliban, i quali per vendetta hanno scatenato un pogrom con decine di morti. 

Ne viene fuori, a mio avviso, una legge che a Cipolla era sfuggita: la sesta. 

La più termenda e devastante di tutte: quando cretini e mascalzoni si alleano, sebbene rimanendo in campi avversi, nessuna intelligenza è più in condizioni di resistere.

giovedì 1 marzo 2012

Il bidet: un grande contenitore ideologico

Se come me, sei convinto che una delle cose più belle al mondo sia avere la possibilità di viaggiare, allora sono sicura che sarai d'accordo anche sul fatto che ancora più affascinante è vivere, anche solo per un breve periodo, in un'altra nazione. Perchè? Perchè in questo modo riesci a scoprire l'importanza della RELATIVITÀ, e a prendere coscienza del come ogni cosa abbia significati e funzioni differenti a seconda del punto di vista, nonchè del tempo e del luogo in cui nasce, cresce e si sviluppa. Un esempio? Il BIDÉ.
Lo conoscete tutti, no? Lo spero bene per voi, perchè è una delle invenzioni più utili che il buon vecchio continente abbia regalato al mondo civilizzato, per quanto molti popoli non siano d'accordo con questa mia ultima affermazione. Eh, già, in molti dubitano della sua brillante efficacia ed efficienza. Britannici e americani ne sono un chiaro esempio, supportati dalle tradizionali tendenze per le quali è opportuno tenersi lontani da doccia e sapone.
Ho imparato (a mie spese) frequentandone alcuni mentre mi trovavo in svizzera che per molti di loro l'igiene personale è una vera e propria perdita di tempo. Attenzione, non voglio fare quella che generalizza, anche perchè di persone sporche ce ne sono tante ovunque, a prescindere dalla nazionalità e dalla provenienza sociale. Però mi sento di dire che tra le varie culture che ho conosciuto, noi italiani siamo senza dubbio tra i più puliti insieme ai nippo-cinesi. 
In studentato infatti capitava spesso di incontrare qualcuno che era appena tornato da una bella oretta di jogging e indovinate???? Piuttosto che far scorrere l'acqua del rubinetto del bagno, preferiva rinfrescarsi con salviettine umidificate. E c'era chi addirittura mi confidò che al posto del deodorante utilizzava una fetta di limone spalmata sotto le ascelle perchè diceva che le proprietà antisettiche dell'agrume in questione eliminavano batteri e quindi cattivi odori. 
Ora, con tutto l'amore e la comprensione del mondo, se sei una persona che non ha problemi di eccessiva sudorazione ci può anche stare che ti metti a fare il naturista e stai lontano dal deodorante, ma perdinci una doccia ogni tanto è pure salutare. Quanto meno per chi ti sta intorno!

Ritornando al nostro beneamato bidè o bidet che dir si voglia, mi è capitato di parlarne con alcuni amici giusto qualche giorno fa. Anche loro come me hanno passato un periodo all'estero e hanno scoperto le difficoltà di un bagno in cui questo sacro accessorio, ibrido tra il water e il lavandino, fosse assente.
Ma cosa ancor più interessante, alcuni ne hanno scoperto degli usi alternativi. Sì, perchè in alcuni appartamenti non molto moderni, questo strano oggetto era presente ma gli abitanti della casa non ne conoscevano l'esatta funzione e pertanto ne sperimentavano alternativi utilizzi. 
Allora, tutti (noi) sappiamo che la reale funzione del bidè è [perdonate la franchezza] lavarsi le parti intime dopo aver fatto la cacca. 
No! Alcuni esseri, originali nella loro quotidianità, lo utilizzano per tutto fuorchè quello:
- Dare da bere al gatto 
- Mettere le birre al fresco
- Lavare le scarpe
- Lavarsi i piedi quando fa caldo
- Riporvi tartarughe, pesci rossi e perfino granchi appena acquistati
- Farvi crescere rigogliose le piante di casa, che ovviamente in questo modo è più facile e comodo innaffiare.

Ora, per carità, nella vita, lo dico spesso, ognuno è libero di fare, disfare, creare e inventare tutto ciò che lo renda il più felice possibile, e credo che a tal proposito in molti si siano dati come scopo quello di vivere secondo eccentricità. Già, perchè in una società consumistica che oggi ci propina la doccia come un rimedio giornaliero, mandare in pensione il sapone è un gesto direi quasi rivoluzionario. E' un ritornare alle origini, a quando si preferiva indossare magioni a collo alto non tanto perchè fuori faceva freddo quanto per nascondere la sporcizia che si annidava sulla nuca. 
Molti sicuramente mi diranno che adesso oramai è anche una questione ambientale, che più detergenti si utilizzano e più i mari ne vengon fuori inquinati e la loro flora e fauna danneggiata, che il pianeta ha bisogno di respirare e non può sprecarsi troppa acqua. 
Capisco in pieno, sono una che tutela l'ambiente in prima persona, faccio la raccolta differenziata, chiudo l'acqua del rubinetto mentre mi lavo i denti e non tengo mai i riscaldamenti interni sopra una certa temperatura, però mi piace anche che quando un amico si avvicina per salutarmi non abbia bisogno di mettere una molletta al naso e sono convinta che si possa curare la propria igiene personale rimanendo al tempo stesso ecofriendly. 
Una diffusione estesa del bidet, aiuterebbe senza dubbio, in quanto si riuscirebbero ad evitare docce superflue durante la giornata, risparmiando così litri e litri di acqua, pur mantendo lontani germi, batteri e cattivi odori senza affidarsi (ingenuamente) a prodotti per il lavaggio a secco del corpo. 
Insomma il bidet deve essere considerato uno strumento ideologico indispensabile per tutti i popoli del mondo e di cui non bisogna affatto vergognarsi. 
E poichè in molti mi hanno fatto notare la monotonia con la quale ci serviamo di questo lungimirante oggetto, ho pensato che al massimo, per rompere la routine di tutti i giorni, ci potremmo mettere in ammollo le lenticchie
Se siete miei ospiti quindi, aspettatevi zuppa di legumi per cena! :)