giovedì 11 agosto 2011

Ecologici anche tra le lenzuola...

Avevate mai pensato che si può essere ecologici anche fra le lenzuola?
I comuni preservativi presenti in commercio sono in lattice, in poliuretano o altri materiali sintetici.
Il lattice normalmente usato è ottenuto dal caucciù, dunque a prima vista si potrebbe pensare che sia un prodotto naturale. In realtà durante il processo di lavorazione viene sottoposto ad una serie di interventi che prevedono l’utilizzo di additivi chimici, per cui non è più biodegradabile. Ciò vuol dire che tutti quei preservativi gettati per terra nei posti più appartati resteranno lì per centinaia di anni, contribuendo all’aumento dell’inquinamento ambientale.
Produrre preservativi ecologici potrebbe rappresentare un’ottima fonte di investimento per l’ambiente e per l’economia locale (considerate che il lattice proviene da Paesi con alti tassi di infezione da HIV).
Stamane leggevo un articolo che riportava il progetto dell'azienda brasiliana Natex’s Condoms, da anni impegnata nella produzione di preservativi in lattice di gomma naturale, ricavata direttamente dagli alberi. Questa azienda sta dando un notevole incentivo all’uso delle risorse locali, favorendo l’aumento dell’occupazione e mantenendo una politica aziendale volta al rispetto della natura.
Vi sono però anche altre iniziative poco pubblicizzate come quella di Talia Frenkel, ad esempio, ex fotografa della Croce Rossa, che ha fondato la società Love Begins With L. dove si producono preservativi green controllando anche le emissioni di gas serra e realizzando confezioni a partire da materiali di recupero. In più ogni preservativo acquistato servirà a donarne un altro a 3 paesi africani.  
Ecologia dunque e lotta all’AIDS.
Diverso è invece l’impegno della French Letter, un’azienda britannica del circuito commerciale equo-solidale che produce profilattici lavorando il caucciù della Fair deal trading, una filiera equo-solidale asiatica.
Non mi resta quindi nel rendervi partecipi di questa nuova fetta di mercato in espansione, augurarmi che il prossimo vostro acquisto sia green più del solito!

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