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sabato 10 settembre 2011

SIAMO LAGOMORFI E ABBIAMO DIRITTO AL VOLO!!!

So bene che i conigli non sono animali domestici "convenzionali" ma la loro presenza nelle case del mondo è in continua espansione...è il terzo animale domestico dopo il cane ed il gatto, e a dispetto di quello che molti pensano è un mammifero molto intelligente e affettuoso.
Con la petizione che voglio sottoporvi mi sono posta l'obiettivo (come padroncina di un tenero cucciolo di ariete nano e come amante degli animali in genere) di diffondere la notizia circa la difficoltà che i possessori di questi teneri amici dalle orecchie lunghe incontrano frequentemente quando si accingono a viaggiare.
Ci vantiamo di essere un paese civile che promuove l'amore e il rispetto per gli animali, promuoviamo campagne contro l'abbandono e campagne per la valorizzazione dei gruppi di volontariato che curano l'esistenza di molti piccoli tesori a quattro, tre o due zampe e poi però ci scontriamo contro la superficialità di molti privati e aziende.
Da circa un anno, mi sono trovata a dover accudire un coniglietto e con lui a viaggiare soprattutto in aereo e puntualmente ogni volta che devo prenotare il biglietto o devo fare check-in, succede sempre qualcosa che mi fa maledire il giorno in cui "Termini e condizioni di viaggio" sono state posti.
Perchè?? Perchè esiste l'errata convinzione che i conigli siano roditori e che quindi come tali non sia permesso loro l'accesso su aeromobili e compagnia seguitando...eppure però quando si tratta poi di pagare, mi viene detto che un'autorizzazione può essere concessa purchè si chiami preventivamente il call center della compagnia spendendo quindi non solo il costo del biglietto mio e dell'animale ma anche dalle 10 alle 20 euro ogni volta per la telefonata "d'autorizzazione".
Sono convinta però che ogni animale ha il diritto di viaggiare con il proprio padrone e non DEVE subire alcuna limitazione fintanto che rispetti le norme igienicosanitarie e di vaccinazione che lo rendono un animale SANO e NON PERICOLOSO per l'integrità fisica altrui.
Pertanto con questa petizione vorrei diffondere il messaggio che bisogna smetterla di accettare finti compromessi che nuocciono all'integrazione sociale dei nostri piccoli amici e che fomentano discriminazioni insensate ed irrazionali.
I CONIGLI NON SONO RODITORI. I CONIGLI SONO LAGOMORFI.
Inoltre in quanto animali d'affezione hanno pieno diritto come i cani e i gatti, a viaggiare insieme ai loro padroni, purchè ovviamente in regola con tutte le vaccinazioni.Facciamoci portavoce di una evoluzione in tal senso: chiediamo che gli ostacoli che continuamente si presentano vengano superati in via definitiva, perchè se è vero che chi trova un amico-cucciolo trova un tesoro, quello stesso cucciolo (di cane, gatto o coniglio che sia) per il trasporto PAGA comunque UNA QUOTA non indifferente!!!
http://www.firmiamo.it/siamo-lagomorfi-e-abbiamo-diritto-al-volo--

martedì 17 maggio 2011

Intelligenti pauca!

Da giorni non sento parlar d'altro che del gaypride in preparazione a Palermo. Amici mi mandano inviti su facebook per partecipare a cene di organizzazione, proiezioni di film, manifestazioni in piazza, conferenze su omogenitorialità e transfobia e persino Nichi Vendola ha deciso di far capolino per trasmettere saggezza dall'alto della sua esperienza sul campo, in occasione della parata che si terrà il 21 maggio.
Ammetto di non essere infastidita dalla logica di base del gay pride e nemmeno da quella del Palermo pride 2011, evento che unisce le rivendicazioni sociali e politiche alle iniziative culturali, sociali e ludiche degli omosessuali. Ma parto dal presupposto che l’essere omosessuale non sia una caratteristica speciale, piuttosto invece uno dei tanti modi di manifestarsi della variegata umanità e che, liberi di pensarla come si vuole sull’omosessualità, si possa anche essere critici o considerarla un bizzarro fenomeno. Il tutto senza per forza essere tacciati di omofobia, soprattutto se non si pongono in essere comportamenti discriminatori o, peggio ancora, violenti.
Premesso ciò la domanda che sorge spontanea è: «Che cosa c’è da essere così tanto orgogliosi nell'essere gay?». E ancora mi chiedo: «Quel tascio asterisco fucsia richiama come ho capito io la “specialità” – o persino superiorità – omosessuale in quanto eccezione?».
Bene se così fosse,(e non siamo ipocriti, per alcuni è così), se loro sono “speciali” e noi allora siamo normal-ordinari, io mi sento libera di professarmi orgogliosamente eterosessuale e, se mi gira, quasi quasi di organizzare un…come lo chiamo…etero pride!
E già che ci sono propongo una bozza di simbolo (pure questo tascio, s’intende).
Già immagino i dibattiti ai convegni dell’etero pride con chi in disaccordo avanza argomentazioni tipo: «Ah, ma in natura l’omosessualità è comune…pure i batteri lo sono!…». E dal palco un relatore che spiega: «Neanche i finocchi (ortaggi) sono davvero finocchi, ci sono finocchi maschi e finocchi femmine» (ma non c’è nulla di scientifico in questo, fanno semplicemente riferimento alla forma che, nel caso del “maschio” è tondeggiante, nella “femmina” più allungata). :D

Il post è ovviamente provocatorio. E contro le autoghettizzazioni.