mercoledì 19 dicembre 2012

Cià putemu fari!


Oramai il Natale si avvicina a grandi passi, ma quest'anno c'è un'altra scadenza che preoccupa in molti e che sembra, a detta dei Maya, arrivare ancora prima: esattamente il 21 dicembre 2012 e con esso la fine del mondo.
Come una pallina da golf che rotola verso la buca, la nostra vita, la nostra esistenza di genere umano, il nostro mondo sta andando incontro alla fine? Possibile mai che siamo già arrivati alla fatidica diciottesima buca e che nessuno (come invece accade nei migliori film apocalittici) ci tirerà fuori dalla buca, per iniziare poi a giocare da qualche altra parte?
Aspettavamo la fine del mondo nel 999 come narrato su “Storie dell’anno 1000″, la aspettavamo di nuovo nel 1999 e non è arrivata.

Non è che sti Maya ce stanno a pija’ per culo?

Questi antichi abitanti del attuale sud del Messico sostengono, nei loro scritti cosi come interpretati, che la fine del mondo arriverà, che loro lo sanno da un sacco di tempo, sebbene poi non manchino coloro che sostengono che per gli stessi Maya la fine, quella vera, è arrivata moooolto tempo prima.
Ma allora, siamo poi tanto sicuri che i calcoli li avessero fatti giusti?
Dicono anche (non i Maya che e’ un po’ che non scrivono cose nuove) che gli alieni un giorno ci conquisteranno con la loro flotta stellare.
Fino ad ora, gli alieni non si sono visti, e se pure si sono visti non sono stati molto convincenti. 
(Io comunque non ne ho visti…)
E se tutti voi foste il frutto della mia immaginazione e quella data fosse solo la fine del mio sogno? Si dicono un sacco di stronzate lo so, a sto punto le dico pure io.
Dicono che i numeri sono importanti e alcuni sono terribili (forse al liceo, magari un 4 puo’ essere brutto "segno" - Chi la sente la mamma??). Ricordo che qualche giorno fa il 12/12/2012 alle 12:12 doveva succedere qualcosa di incredibile o terribile. Oggi è il 19 e a parte un meteorite caduto a Brancaccio non vedo altri disastri naturali.
Il solo pensare che ci sia qualcuno che dice che il mondo finisca solo perchè un numero basato sulla nascita di un tizio (tra l’altro avvolto nel mistero e nella fantasia) è particolare rispetto ad un altro mi mette i brividi.
Io di MAYA da bambina conoscevo solo l'ape e non parlava affatto di cataclismi naturali. 
Tuttavia sono sicura di una cosa, che l’apocalisse può manifestarsi anche in altri modi. Perfino nelle statistiche dei bagagli smarriti. Pare infatti che nel 2006 le valigie che non arrivavano a destinazione - in Europa, ogni anno - fossero 36 milioni. Oggi sono raddoppiate. 
Gli aeroporti sono sempre più grandi, i dipendenti sempre di meno, e non riescono a gestire una mole di bagagli sempre più crescente. Un sacco di addetti che potrebbero occuparsi dello smistamento a monte, vengono invece adoperati a valle per monitorare lo stato dei singoli smarrimenti e recapitare le valigie fino al domicilio del passeggero. Anche senza quantificare i rimborsi, si tratta di uno spreco di risorse pazzesco da parte delle compagnie aeree. Non è una magnifica metafora della modernità? 
Siamo cresciuti troppo, non riusciamo a crescere più. Forse è questa la "vera" fine di cui quegli antichi indigeni parlavano. Siamo arrivati ad un livello di crescita così elevato che più di così c'è solo il collasso generale. E la nostra vita dopo essere molto migliorata, non può che peggiorare drasticamente. 
L’unica difesa dal cataclisma quindi, metaforicamente, diventa il bagaglio a mano. Ossia: limitarsi allo stretto necessario e portarselo dietro senza delegarlo a nessuno. Farsi bastare meno roba. 
Ecco quindi che in completa controtendenza, se avete in procinto viaggi da affrontare, mi raccomando ascoltate questo mio modesto consiglio e vedrete che la mattina del 22 dicembre, quando avremo sfangato la fatidica data, vi accorgerete desiderosi di unire le braccia in un delizioso gesto dell'ombrello!

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