sabato 23 marzo 2013

FORSE NON FACCIO TESTO

Non so perchè, ma da quando l'ho visto non riesco a pensare ad altro che a quanto sia diverso questo Papa. Dissimulazione? Tattica diversiva? Strategia psicorelicomitologica? Boh. Sta di fatto che a parte pochi rari nemici della contentezza, questo nuovo Papa sembra proprio piacere alla gente. Magari è il sollievo di scoprire che viaggia in autobus (!) e paga l’albergo come tutti (!!). Oppure è il paragone con la rigidezza teutonica del predecessore. Ma insomma: piace.

Certo, finora i giudizi si basano solo sull’anamnesi della sua vita, le premonizioni dei vaticanisti e i pochi segnali che ha cominciato a dare. E ovviamente non bisogna pretendere che risponda a tutti i nostri criteri di giudizio: è il papa dei cattolici, faccia il papa dei cattolici. Ok, non è femminista. Ok, su famiglie e anticoncezionali non lascia intravedere nessuna apertura. Ok, forse (ma forse) a un certo punto è stato vicino alla dittatura militare argentina.
Ma che deve fare un povero papa?
Lui si rivolge a un segmento di mercato che è formato dai cattolici credenti. I battezzati che credono nel magistero della Chiesa. Sì o no? Se ci credi, devi accettare quel che decide il papa, anche se non ti piace: e stop. 
Vero, anzi verissimo è che le fisime del Vaticano influenzano profondamente anche chi cattolico non è, specialmente in Italia, perchè intervengono in operazioni legislative che toccherebbero ad un parlamento che la costituzione vuole laico e quindi non sottomesso a credenze religiose particolari. 
Ma è anche vero che non si può pretendere che la Chiesa cattolica cambi sulla base dei nostri desideri.
Personalmente posso fregarmene, questo sì. Fare la mia vita a prescindere da quelli che vorrebbero prescrivermi un comportamento piuttosto che un altro.
Ma acclarata questa felice strafottenza, concedetemi di trovare papa Francesco simpatico, a pelle.
Trovo che assomigli a Stan Laurel e inoltre quel suo accento spagnolo promette divertimento. 
Chissà che all'eucaristia non si distribuisca sangria d'ora in avanti. 

venerdì 15 marzo 2013

"Un amore pronto a sudare" (da 'Lettere d'amore nel frigo' di L.Ligabue)

Un amore che comincia d’estate
è un amore in salute
è orizzontale
seminudo
si abbina all’allegria di canzoni furbe
mentre qualcun altro
porta il cane
a pisciare
sul lungomare degli astronomi
tutto quel sudore
lo fa scivoloso
ma quando cade
sa ridere di sé
si toglie gli anni
tiene aperte tutte le finestre
informa il mondo
se il sole avesse
solo un po’ di humour
gli riserverebbe l’occhiolino
del nonno al nipote sveglio
un amore che comincia d’estate
non ha paura
del cancro alla pelle
non ha paura
fa comodo anche agli altri
che possono così
chiamarlo stupido
fatuo passeggero virale
di basso profilo
di cattivo gusto
possono tenere gli specchi
dentro le federe marroni
quelli che si fingono
più a favore
lasciano che si sappia
il loro compatire
mentre dicono
una vita ce l’abbiamo tutti
non è che gli abissi cambino
nemmeno l’idea di fortuna
né del suo contrario
fa solo prima a spogliarsi
toglie un po’ di lavoro a san lorenzo
prende cura di sé
lasciandosi andare
alla barba che non si fa
al trucco che non si mette
un amore che comincia d’estate
si è perso la primavera
ma non lo si vedrà mai
pensare
all’autunno
imminente

martedì 5 marzo 2013

Lascia che la vita ti spettini!


Bardottini, vi è mai capitato di svegliarmi la mattina e non sapere come mettere in ordine i capelli che vi ritrovate in testa? Cercare di dare forma a quel cespuglio che invece durante la notte ha deciso all'unanimità di vivere una vita tutta propria infischiandosene dei vostri impegni e dei vostri bisogni? E che quando decide che deve stare ritto neanche la piastra di Moira Orfei può domarlo!
Già, lo sapevo. Siamo tutti stati vittime almeno una volta nella vita di phon e spazzola. Eppure si dice che dai capelli possiamo capire molto di una persona. Lunghi, corti, ricci, lisci, con le meches, lo shatush, rossi, verdi, azzurri, fucsia, fluenti, radi, a bonbon stile Marie Antoinette, con la coda di cavallo, lo chignon, a spazzola, oppure nulla, con tutto il cuoio capelluto che splende nelle giornate di sole. Ogni capoccia ha la sua innata personalità. C'è chi li arrotola se è nervoso, chi li mastica mentre parla durante un esame o un appuntamento e chi non è mai contento della piega che prendono. Ci sono quelli che vorrebbero nascondere il loro biondo sfolgorante quando camminano in mezzo ad un mare di neri e altri che invece i loro capelli non sono mai abbastanza corti o abbastanza lunghi per fare la differenza, altri ancora che non vogliono arrendersi all'idea che se anche non mangiano castagne la caduta dei capelli è inesorabile e neanche il parrucchiere più bravo del mondo riuscirà a farli sentire meno adeguati. Le cose non cambieranno, la tua donna ti lascerà comunque preferendoti una parrucca, perderai il lavoro e la tua identità. Ed un giorno, quando avrai fatto pace con te stesso, forse, ti guarderai allo specchio e ripeterai “Perché io valgo”. Senza essere nemmeno pagato per farlo.
Si dice anche che quando la vita cambia le donne cambiano taglio di capelli o colore. Vero o falso che sia, nel mio caso vi posso assicurare che i miei capelli sono talmente autogestiti che neanche la tinta è riuscita a indirizzare il loro flusso di cambiamento. Negli ultimi sei mesi avranno cambiato colore almeno tre volte in completa autonomia prima di decidermi di affidarmi alle mani di una "esperta". Anche lì però mi sa che fosse solo voglia di rivalsa. Avevano deciso di inviarmi un messaggio già da tempo e poichè le mie orecchie rimanevano sorde all'appello nonostante fossero molto vicine a loro geograficamente, hanno pensato bene che l'unica possibilità rimasta fosse proprio cambiar pelle e magari darsi una bella abbronzata!



E' per questo che ho deciso di ascoltarli di più, e considerato che oggi del pettine non volevano proprio saperne mi è sorta spontanea una riflessione che già da tempo attendeva di essere accolta. Perchè non vivere la vita con maggiore intensità lasciando che ci spettini?
Il mondo e' pazzo, decisamente pazzo. Se ci pensate bene, funziona tutto al contrario. Le cose buone, ingrassano. Le cose belle, costano. Innamorarsi, spezza il cuore. Cantare sotto la pioggia, fa venire la bronchite. Il sole che ti illumina il viso, fa venire le rughe. E come se non bastasse tutte le cose veramente belle di questa vita, spettinano...volete qualche esempio?
Fare l'amore, spettina. Ridere a crepapelle, spettina. Viaggiare, volare, correre, tuffarsi in mare, spettina. Togliersi i vestiti, spettina. Baciare la persona che ami, spettina. Giocare, spettina. Cantare fino a restare senza fiato, spettina. Ballare fino a farti venire il dubbio se sia stata una buona idea metterti i tacchi alti stanotte, ti lascia i capelli irriconoscibili.
Ecco perchè ho preso una decisione. Da oggi in poi, ogni volta che mi vedrete, avrè sempre i capelli spettinati...già perchè così come la montagna andò da Maometto, voglio che la felicità venga nella mia vita. E' una legge universale di cosmogonia applicata: sarà sempre più spettinata la donna che salirà sul primo vagoncino delle montagne russe di quella che sceglierà di non salire!
Tuttavia, può essere che talvolta io mi senta tentata di essere una donna impeccabile, pettinata ed elegante dentro e fuori, perchè questo mondo esige bella presenza:
pettinati,
mettiti,
togliti,
compra,
corri,
dimagrisci,
mangia bene,
cammina diritta,
sii seria...e forse dovrei seguire le istruzioni. Il problema è che se aspetto che mi ordinino di essere felice, rischio di ingrigirmi e ritrovarmi vecchia a quarant'anni. Forse non si rendono conto che per risplendere di bellezza, bisogna sentirsi belli. Bisogna guardarsi allo specchio e lì scorgere la persona più bella che potete essere, una persona meravigliosa. 
Perciò, eccovi la mia raccomandazione, che diventa anche un po' speranza.
Abbandonatevi, mangiate le cose più buone, baciate, abbracciate, ballate, innamoratevi, rilassatevi, rilassatevi, viaggiate, saltate, andate a dormire tardi, alzatevi presto, correte, volate, cantate, fatevi belle o belli, mettetevi comodi, ammirate il paesaggio, godetevela e soprattutto lasciate che la vita vi spettini! 
Perchè il peggio che può davvero succedervi, sorridendovi allo specchio, è che dobbiate pettinarvi di nuovo!